Gruppo per ridimensionamento indirizzi di studio

Il Comitato Genitori Interistituti ha creato un gruppo di lavoro per la discussione e la definizione di una eventuale proposta alternativa relativa al “Dimensionamento della rete scolastica per l’Anno Scolastico
2014-2015. (D.Lgs. 112/1998 e L.R. 11/2001).

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Oggetto: Sospensione parziale della DGR n. 2827 del 30 dicembre 2013
“Dimensionamento della rete scolastica per l’Anno Scolastico
2014-2015. (D.Lgs. 112/1998 e L.R. 11/2001) e precisazioni su
DGR n. 2219 del 3 dicembre 2013.”
Nota per la trasparenza:
Con il presente provvedimento si procede ad un rinvio applicativo di quanto
deciso con DGR n. 2827 approvata il 30 dicembre 2013 riguardo alla
razionalizzazione della rete scolastica per gli Istituti superiori della Città di
Vicenza, materia sulla quale alla Regione del Veneto è stata delegata la
funzione di programmazione, secondo quanto previsto dal D.Lgs. 112/1998 e
dalla L.R. 11/2001.
L’Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.
In ottemperanza alle disposizioni contenute nel DPR n. 233 del 18 giugno 1998 e in ragione dei
poteri ad essa conferiti dall’art. 138 del D.Lgs. n. 112 del 31 marzo 1998, la Giunta regionale con
DGR n. 2827 del 30 dicembre 2013 ha inteso ridefinire il quadro dei dimensionamenti scolastici
della scuola dell’obbligo per il territorio del Veneto, nel rispetto delle “linee guida” approvate con
DGR n. 1012 del 18 giugno 2013.
Con riferimento in particolare alla situazione della rete scolastica del Comune di Vicenza, la Giunta
regionale, con la summenzionata DGR n. 2827/2013, aveva ritenuto di dare una risposta “in
progress” alle necessità di dimensionamento emerse sia dal territorio che dalla razionalizzazione del
quadro frammentato dei centri di offerta formativa per la secondaria di secondo grado, necessità che
avevano avuto un primo riscontro - che certificava di fatto tale urgenza - nella Deliberazione del
Commissario Straordinario della Provincia di Vicenza n. 269 del 3 dicembre 2013, che sostanziava
le soluzioni già prospettate nelle Commissioni d’Ambito all’uopo convocate, prevedendo fra l’altro
l’accorpamento strutturale di Istituti scolastici con conseguenti e, per taluni aspetti, radicali diverse
articolazioni negli indirizzi di studio del sistema complessivo di altri Istituti.
A seguito di tale proposta la complessità della situazione, frutto fra l’altro di uno storico
immobilismo locale nella materia, ha dovuto registrare un proliferare di proposte, in taluni casi
antitetiche, in dissonanza con quanto deciso in sede provinciale, manifestate in particolare da
Dirigenti scolastici, docenti, parti sociali e rappresentanti di genitori.
In data 4 dicembre 2013, nel corso di un ulteriore approfondimento e confronto avvenuto in sede
regionale, emergeva la comune volontà di diluire nel tempo il piano prospettato, con l’auspicio
inoltre, per quanto possibile, di non produrre soppressioni di alcun Istituto scolastico.
La Giunta regionale, cercando di dare significato concreto alle posizioni emerse nel corso della
citata riunione del 4 dicembre e constatata l’evidente polverizzazione dell’offerta formativa sul
territorio del Comune di Vicenza, con la DGR n. 2827/2013 prevedeva la diluizione del
dimensionamento scolastico in un medio arco temporale, delineando come prospettiva finale la
costituzione di tre poli (uno artistico, un secondo rivolto ai servizi alla persona ed un terzo turistico)
evitando contestualmente il prospettato accorpamento di istituti scolastici, assegnando ad ognuno
specificità formative in linea con le esigenze del territorio e con le vocazioni storiche degli Istituti
in questione.
Successivamente, con nota prot. n. 702 del 13 gennaio 2014 l’Ufficio Scolastico Territoriale (UST)
di Vicenza, sentiti il Capo di Gabinetto della Provincia di Vicenza, il Dirigente della stessa
Provincia, i Dirigenti scolastici interessati ed i Rappresentanti Sindacali di SNALS, CGIL, CISL,
UIL e GILDA, comunicava che “l’attuazione delle disposizioni della delibera in oggetto,
comporterebbe notevoli problemi sotto l’aspetto didattico, logistico e della sicurezza anche ai fini
delle responsabilità previste dal D.Lgs. n. 81/2008. Inoltre l’attuazione della delibera avrebbe
ripercussioni negative nella formazione degli organici di competenza dell’Ufficio Scolastico
Territoriale, sia del personale docente che del personale ATA”, chiedendo la sospensione della
Deliberazione in oggetto.
Lo stesso Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto (USRV), con nota MIUR.AOODRVE.Uff.5 del
17 gennaio 2014, pervenuta in data 22 gennaio 2014, rilevava la complessa situazione organizzativa
ed amministrativa del sistema scolastico della Città di Vicenza conseguente alla DGR n. 2827/2013,
e chiedeva la sospensione (o persino l’annullamento) della delibera “per evitare prevedibili e non
serene reazioni da parte del territorio”.
Tutto ciò premesso, per quanto riguarda il presente atto, si sottolinea che il dimensionamento
disegnato dalla citata DGR 2827/2013 aveva rovesciato per molti aspetti l’approccio con cui i
soggetti interessati in prima istanza a livello locale avevano affrontato il problema, utilizzando
certamente un metodo sincretico, ovvero la conciliazione per quanto possibile tra il progetto finale e
l’esistente, attivando pragmaticamente un’azione che, addirittura, andava a ripristinare nella loro
operatività anche gli Istituti accorpandi, assegnando loro un ruolo di riferimento formativo per il più
ampio territorio provinciale in relazione, come ricordato, alle vocazioni didattiche consolidate e
riconosciute, in taluni casi, a livello nazionale.
Il disegno partiva, e questa era la metodica diversa, dal porre in primo piano un progetto che
vedesse la centralità nel processo dei ragazzi/studenti, seppur inserita nella contestualità delle
dinamiche operative e logistiche, fermo restando che queste ultime avrebbero dovuto, se necessario,
piegarsi per quanto possibile, alla centralità sopra citata (i ragazzi), in quanto il dimensionamento
dovrebbe rappresentare la risultante di una razionalizzazione dinamica del sistema formativo in
relazione all’evoluzione della realtà socio-economica più che una nuova architettura tecnicooperativa.
E’ pur vero che la Regione nella materia, per garantire scelte condivise riguardanti il nuovo
dimensionamento e la razionalizzazione dell’offerta formativa, ha cercato sempre di perseguire il
massimo, nonché dovuto, coinvolgimento delle Istituzioni presenti nel territorio, considerando
l’allargamento delle competenze e la condivisione delle responsabilità come sistema ordinario per
amministrare la nostra Regione, conformemente anche a quanto previsto dalla normativa statale.
Nel caso in questione come metodologia si è sempre mirato alla composizione di un nuovo sistema
ricomponendo i frammenti di verità dovunque fossero e da chiunque pervenissero, per poi
assumersi consapevolmente la responsabilità di decidere.
Nello specifico comunque, venendo da più parti sottolineato in via prioritaria, e con forza dall’UST
di Vicenza, le eventuali criticità di carattere logistico e di formazione degli organici, quindi uno
sforzo aggiuntivo per le strutture a ciò deputate, si ritiene al momento opportuno rinviare ad un
momento successivo il dimensionamento per la sola Città di Vicenza e ciò al fine di non provocare
possibili disagi riflessi sia per gli studenti che per le loro famiglie.
Per le suddette motivazioni la Giunta regionale, pur ritenendo che non ricorrano cause di
annullamento del provvedimento, ribadendo la sua stretta competenza in materia ma in linea con la
volontà di confermare un atteggiamento collaborativo con tutti i soggetti interessati del territorio,
nella convinzione di favorire “ulteriori approfondimenti e verifiche di possibili e praticabili
assetti”, così come richiesto dall’USRV e nel rispetto delle altrui funzioni, ritiene di disporre un
rinvio applicativo di quanto deciso per il dimensionamento degli Istituti scolastici del Comune di
Vicenza con DGR n. 2827/2013 per dare modo alla Provincia e alle Commissioni di Distretto
Formativo interessate di giungere, a questo punto, vista la tempistica per l’Anno Scolastico
2015-2016, ad una soluzione condivisa che eviti fra l’altro le richiamate “ripercussioni negative
nella formazione degli organici di competenza dell’Ufficio Scolastico Territoriale”.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il
seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
- UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l’avvenuta regolare
istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e
regionale;
- VISTA la Legge dell’11 gennaio 1996, n. 23, art. 7;
- VISTA la Legge Costituzionale del 18 ottobre 2001, n. 3;
- VISTO il DPR del 18 giugno 1998, n. 233;
- VISTO il DL del 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla Legge del 6 agosto 2008, n. 133;
- VISTA la L.R. 11/2001 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi alle autonomie
locali in attuazione del Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112” e, in particolare, gli artt. 137 e
138;
- VISTA la DGR del 23 febbraio 1999, n. 494 “Piano regionale di dimensionamento delle
Istituzioni scolastiche”;
- VISTA la DGR dell’8 marzo 1999, n. 275 “Regolamento recante norme in materia di
autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59”, artt.
5, 6, 7, 8, 11;
- VISTO il D.Lgs. del 17 ottobre 2005, n. 226 e successive modificazioni “Definizione delle
norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni sul secondo ciclo del sistema educativo di
istruzione e formazione ai sensi della Legge 28 marzo 2003, n. 53”;
- VISTO il DPR del 20 marzo 2009, n. 81 “Norme per la riorganizzazione della rete scolastica
e il razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola, ai sensi dell’art. 64, comma 4,
del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008,
n. 133”;
- VISTA la DGR del 18 giugno 2013, n. 1012 “Programmazione della rete scolastica e
dell’offerta formativa. Anno Scolastico 2014-2015. Linee-Guida”;
- VISTA la DGR del 3 dicembre 2013, n. 2219 “Offerta Formativa per l’Anno Scolastico
2014-2015. (D.Lgs. n. 112 del 31/03/1998 e L.R. n. 11 del 13/04/2001)”;
- VISTA la Legge del 15 luglio 2011, n. 111 (conversione in legge, con modificazioni, del
D.Lgs. 98 del 6 luglio 2011 art. 19) “Razionalizzazione della spesa relativa all’organizzazione
scolastica”, commi 4 e 5;
- VISTA la Legge del 12 novembre 2011, n. 183, art. 4, commi 69 e 70;
- VISTA la L.R. del 10 gennaio 1997, n. 1 “Ordinamento delle funzioni e delle strutture della
Regione”;
- VISTO l’art. 138 del DL 112/98;
- VISTA la sentenza della Corte Costituzionale n. 200/2009 che ha ribadito la primaria
competenza delle regioni in materia di programmazione del dimensionamento della rete scolastica
pubblica;
- VISTA la sentenza della Corte Costituzionale n. 147/2012;
- VISTO l’art 2, comma 6, del DPR del 20 marzo 2009, n. 89;
- VISTO il DPR del 29 ottobre 2012, n. 263;
- VISTO il DL del 12 settembre 2013, n. 104, coordinato con la legge di conversione dell’8
novembre 2013, n. 128, recante: “Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca.”;
- VISTA la DGR del 30 dicembre 2013, n. 2827 “Dimensionamento della rete scolastica per
l’Anno Scolastico 2014-2015”;
- VISTA la nota prot n. 702 del 13 gennaio 2014 dell’UST di Vicenza;
- VISTA la nota MIUR.A00DRVE.Uff. 5 del 17 gennaio 2014 dell’USRV;
- VISTO l’art. 2, co. 2, lett. o) della LR 54 del 31 dicembre 2012;
DELIBERA
1. di approvare, quale parte integrante e sostanziale del presente atto, quanto riportato in
premessa;
2. di approvare un rinvio applicativo di quanto disposto per il dimensionamento degli Istituti
scolastici di secondo grado del solo Comune di Vicenza con DGR n. 2827 del 30 dicembre 2013,
come descritto nell’Allegato A allo stesso provvedimento, rimanendo pertanto inalterato l’attuale
assetto organizzativo;
3. di incaricare la Sezione Istruzione dell’esecuzione del presente provvedimento, anche
procedendo ad ogni rettifica che si rendesse necessaria;
4. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
5. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione, nonché sul sito Internet
della Regione del Veneto.
IL SEGRETARIO                                         IL PRESIDENTE
F.to Avv. Mario Caramel                               F.to Dott. Luca Zaia

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Regione del veneto 9^ legislatura
Struttura amministrativa competente:
Direzione Istruzione
P A
Presidente Luca Zaia
Vicepresidente Marino Zorzato
Assessori Renato Chisso
Roberto Ciambetti
Luca Coletto
Maurizio Conte
Marialuisa Coppola
Elena Donazzan
Marino Finozzi
Massimo Giorgetti
Franco Manzato
Remo Sernagiotto
Daniele Stival
Segretario Mario Caramel
Mod. B - copia
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 2827 del 30/12/2013
OGGETTO: Dimensionamento della rete scolastica per l’Anno Scolastico 2014-2015. (D.Lgs. 112/1998 e
L.R. 11/2001) e integrazioni riguardo la D.G.R. n. 2219 del 3 dicembre 2013.
NOTE PER LA TRASPARENZA:
Con il presente provvedimento si procede alla razionalizzazione della rete scolastica, materia sulla quale alla
Regione del Veneto è stata delegata la funzione di programmazione, secondo quanto previsto dal D.Lgs.
112/1998 e dalla L.R. 11/2001 e contestualmente si integra l’offerta formativa approvata con D.G.R. n.
2219 del 3 dicembre 2013.
L’Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue:
In ottemperanza alle disposizioni contenute nel D.P.R. 18 giugno 1998, n. 233 e tenendo conto dei parametri
di riferimento previsti dallo stesso D.P.R., la Regione del Veneto ha approvato il proprio Piano Generale di
Dimensionamento con le Delibere n. 494 del 23 febbraio 1999, n. 2859 del 3 agosto 1999 e n. 364 dell’8
febbraio 2000. Nel corso dei vari esercizi ha disposto interventi di adeguamento della rete scolastica in
ragione dei poteri ad essa conferiti dall’art. 138 del D.Lgs. n. 112 del 31 marzo 1998; tali provvedimenti
sono la risultante di una concertazione preventiva attivata con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto
(in breve USRV) e gli Enti Locali competenti, con riferimento alle linee-guida disposte annualmente.
Con D.G.R. n. 1012 del 18 giugno 2013 la Regione del Veneto ha fissato le linee-guida per il
dimensionamento della rete scolastica e la programmazione dell’offerta formativa per l’Anno Scolastico
(A.S.) 2014-2015, stabilendo che fossero inoltrate alla Giunta regionale le “determinazioni degli Organi
competenti – comunali, per le scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di primo grado, per le direzioni
didattiche e gli Istituti Comprensivi (IC) – provinciali, per le scuole secondarie di secondo grado” entro il 30
novembre 2013 prevedendo, fra l’altro, il consenso unanime di tutti i soggetti coinvolti e rimandando ad un
provvedimento, da adottarsi entro il 31 dicembre 2013, l’approvazione della nuova pianificazione.
Con D.G.R. n. 2219 del 3 dicembre 2013 si è proceduto all’approvazione dei nuovi percorsi dell’offerta
formativa per gli istituti del secondo ciclo, al fine di facilitare l’attivazione delle procedure legate
all’orientamento scolastico.
Preso atto che alla struttura regionale competente sono pervenute le decisioni assunte dagli Enti Locali
riguardanti il dimensionamento della rete scolastica anche oltre il 30 novembre 2013, data ultima prevista
dalla D.G.R. n. 1012/2013, si è ritenuto quanto mai opportuno nonostante questi lievi ritardi, fra l’altro
comprensibili visti i tempi contingentati, accogliere tali proposte, considerata l’importanza ai fini
organizzativi territoriali di tali proposte.
Mod. B - copia pag. 2 Dgr n. 2827 del 30/12/2013
La D.G.R. n. 1012/2013 nel confermare la validità e le modalità operative di acquisizione dei pareri in
relazione alle competenze ripartite tra gli Enti coinvolti (Regione, Province e Comuni), e, per quanto
riguarda il dimensionamento delle istituzioni autonome, nelle “linee guida”, contestualmente riconsiderava la
consistenza numerica della strutturazione alla luce della sentenza n. 147 del 7 giugno 2012 della Corte
Costituzionale, ribadiva quanto segue:
a) le istituzioni scolastiche devono essere strutturate con un numero di alunni non inferiore a 600 unità,
anche al fine dell’assegnazione del Dirigente Scolastico (DS) e del Direttore dei Servizi Generali
Amministrativi (DSGA), e non superare i 900, tenendo conto del trend delle iscrizioni nel triennio
precedente e delle previsioni per il biennio successivo;
b) per gli istituti esistenti in aree ad alta densità demografica, per gli istituti comprensivi e per gli istituti
di istruzione secondaria di secondo grado con finalità formative che richiedono beni strutturali,
laboratori ed officine di alto valore tecnologico o artistico possa non essere applicato il numero
massimo di 900 alunni di cui al punto precedente, con l’indicazione per gli istituti comprensivi di
non superare i 1.200 allievi e con riferimento a quelli di istruzione secondaria di secondo grado i
1.400 allievi, numero massimo che si ritiene ottimale per un’adeguata gestione delle istituzioni
scolastiche, con riferimento sia al personale amministrativo riconosciuto entro le suddette soglie che
alla consistenza storica dei dimensionamenti fino ad ora approvati;
c) per le istituzioni scolastiche site in piccole isole o in comuni montani il numero minimo degli alunni
è ridotto a 400, anche al fine dell’assegnazione del DS e del DSGA;
d) per “piccole isole” si intendono tutte le isole eccetto la Sicilia e la Sardegna. Nel merito si rammenta
il parere positivo espresso dalla Direzione Generale per il personale scolastico del Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) sulla delicata questione posta dal Comune di
Venezia riguardante il riconoscimento dello status di “piccole isole” per Murano, Burano e
Sant’Erasmo (nota MIUR AOODGPER 2812 del 20 marzo 2013) [Legge 25 luglio 1952, n. 991,
come integrata dalle leggi regionali];
e) nell’azione di razionalizzazione della rete scolastica deve essere data priorità alla costituzione di
istituti comprensivi per le scuole del primo ciclo;
La stessa D.G.R. n. 1012/2013 ha stabilito che l’analisi della documentazione pervenuta da parte degli Enti
Locali fosse effettuata, in fase istruttoria, da una Commissione mista composta da due rappresentanti della
Regione e da due rappresentanti dell’USRV. Tale Commissione, nominata con Decreto del Dirigente
regionale della Direzione Istruzione n. 387 del 30 ottobre 2013, ha completato in data 17 dicembre 2013 la
verifica dei provvedimenti inviati.
Nell’attuale situazione le dinamiche attivate nel quadro di riforma complessiva avviata in questi anni con un
progressivo riequilibrio delle competenze, la Regione del Veneto ha voluto interpretare il proprio ruolo e
compito di riorganizzazione del sistema educativo mirando alla costituzione di fatto di un complesso reticolo
formativo sempre più rispondente alle esigenze territoriali ma, nello stesso tempo, certificare le vocazioni
presenti e le eccellenze esistenti nella scuola veneta. L’azione combinata delle elevate competenze del
personale scolastico unite, tramite una continua osmosi dialettica fra gli attori interessati, alla gestione
razionale da parte dell’Amministrazione regionale, ha consentito non la creazione di operazioni
ingegneristiche istituzionali bensì la presa di interesse comune per una buona scuola che ha saputo dare
risposte di qualità e di pari opportunità ai nostri ragazzi. Un’azione quindi che si è fatta vedere, come
dovrebbero essere tutti gli interventi della gestione politica che deve saper guardare lontano mirando oltre il
possibile. I risultati hanno dato ragione a questa strategia e il Veneto in questi anni si è attestato come qualità
educativa ai primi posti sia sul piano nazionale che europeo. Di fatto progressivamente sono stati definiti,
con la loro identità precisa, dei poli omogenei di altissimo valore con risultati concreti anche in termini di
prospettive occupazionali per i nostri giovani.
Con riferimento alla complessa situazione in particolare del comune di Vicenza, vista la Deliberazione del
Commissario Straordinario n. 269 del 3 dicembre 2013 con la quale é stata formulata una proposta di
dimensionamento degli istituti relativi alla secondaria superiore di secondo grado per l’A.S. 2014-2015, a
Mod. B - copia pag. 3 Dgr n. 2827 del 30/12/2013
seguito di una articolata analisi del contesto, come definito dal documento in questione, e delle soluzioni
prospettate e rese evidenti nelle Commissioni d’Ambito allo scopo attivate, valutato inoltre l’insieme delle
posizioni ed indicazioni emerse da varie parti, in considerazione infine delle posizioni manifestate da
Dirigenti scolastici, docenti, parti sociali e rappresentanti di genitori in merito al menzionato provvedimento
provinciale nel corso di un ulteriore approfondimento e confronto avvenuto in sede regionale il 4 dicembre
2013, si è pervenuti alla ragionata conclusione di non dare immediata attuazione all’insieme del piano
prospettato ma di diluire l’impianto di dimensionamento previsto in un maggiore arco temporale, anche in
un’ottica di salvaguardia degli elementi distintivi e peculiari degli Istituti interessati. Il processo avviato
tende a definire una strategia di medio termine, sulla base anche delle indicazioni e dei suggerimenti su
accennati pervenuti dal continuo confronto con tutti gli attori locali, che porti al superamento della
frammentazione delle filiere formative, avendo come punto di approdo un sistema organico integrato di
percorsi scolastici, che nel nostro caso, dovrebbe prevedere la costituzione di tre poli, uno artistico, che oggi
potremmo definire in modo etimologicamente pregnante “Palladio”, un altro diretto ai servizi alla persona –
si ricorda in particolare che l’ IIS Montagna risulta essere un riferimento nazionale per questa specifica area -
e l’ultimo turistico, collegati strettamente anche alla realtà già esistente con riferimento non solo al livello
provinciale ma aperto ad un’interlocuzione regionale, anche in un’ottica sistemica, cioè collegato anche agli
Istituti Tecnici Superiori (ITS) esistenti, quale l’attuale Meccatronico che ha evidenziato concreti risultati di
indubbio valore sia formativo che occupazionale, e potenziali. In conclusione, per quanto riguarda la
Regione del Veneto e più specificatamente la Città di Vicenza, richiamato l’art. 52 della legge n. 35 del 4
Aprile 2012 e quindi con riferimento ai nuovi Poli tecnico-Professionali, si è cercato di dare una prima
risposta ponendo l’accento sulla necessità di collegare le specifiche realtà operative presenti nel territorio con
filiere formative ad alta potenzialità specializzante.
Con il presente provvedimento si andrà quindi ad agire sia sul versante temporale, con passaggi graduali di
classi, sia dando forma e contenuto ad una revisione del sistema per stralci, al fine di rendere maggiormente
lineare il processo e non creare criticità che potrebbero influire negativamente sul percorso avviato.Su questa
metodologia l’Amministrazione provinciale, pur ribadendo la validità delle determinazioni provinciali
assunte con la citata Deliberazione n. 269/2013, ha ritenuto di concordare, a livello tecnico e in termini di
collaborazione costruttiva, il percorso attivabile tramite la soluzione proposta.
Per quanto riguarda la problematica legata ai nuovi futuri Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti
(CPIA) si ricorda che il D.P.R. n. 263 del 29/10/2012 prevede che i Centri Territoriali Permanenti (CTP) per
l’Educazione Degli Adulti (EDA) e i corsi serali del previgente ordinamento cessino di funzionare il
31/08/2015 e all’articolo 11, comma 1, ribadisce che “l’attuazione del nuovo assetto organizzativo e
didattico dei CPIA è graduale e si realizza attraverso progetti assistiti a livello nazionale”. La Regione,
dopo un percorso normativo (D.G.R. n. 1012 del 18 giugno 2013, D.G.R. n. 1438 del 6 agosto 2013 e
Decreto del Dirigente regionale della Direzione Istruzione n. 386 del 30 ottobre 2013) ha individuato la rete
dei CTP e delle scuole serali della Provincia di Treviso, quale area territoriale della Regione destinataria del
progetto assistito assegnato al Veneto.
In questa fase si pone il problema quindi di individuare i CPIA per l’A.S. 2014-2015 così come previsto dal
D.P.R. su richiamato all’art. 1, comma 2, anche se è opportuno rilevare che lo stesso Regolamento n.
263/2012 all’art. 11, comma 10, prevede che “il passaggio al nuovo ordinamento è definito da linee guida,
approvate con decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, di concerto con il
Ministro dell’Economia e delle Finanze, a sostegno dell’autonomia organizzativa e didattica dei Centri,
....”, e che le sopradette linee guida non sono state ancora approvate.
Ciononostante la Regione, intendendo dar seguito, pur in via anticipatoria, a quanto prescritto dal D.P.R.
263/2012 e riservandosi la possibilità di rivedere l’impianto che si andrà di seguito a enunciare una volta
completate tutte le fasi previste dalla normativa nazionale, prevede, facendo riferimento al numero dei CTP
attualmente presenti, l’attivazione di n. 12 CPIA così distribuiti sul territorio regionale:
Mod. B - copia pag. 4 Dgr n. 2827 del 30/12/2013
Provincia             Numero attuale CTP         Numero futuri CPIA
Belluno                           3                                       1
Padova                          9                                        2
Rovigo                           3                                        1
Treviso                          9                                        2
Venezia                         6                                        2
Verona                         10                                       2
Vicenza                         6                                        2
Totale                           46                                      12
La Regione quindi, in accordo con l’USRV, darà corso al piano sopradescritto in una prospettiva di
realizzazione operativa ad assetto variabile condivisa con gli attori del territorio.
Sulla base della documentazione agli atti, si conferma che le proposte di variazione al Piano regionale di
Dimensionamento, contenute nell’Allegato A del presente provvedimento, di cui fa parte integrante, sono
coerenti con le disposizioni contenute nelle linee guida approvate con D.G.R. n. 1012/2013.
In tema di dimensionamento, conformemente a quanto già approvato con le Deliberazioni n. 1466 del 13
settembre 2011, n. 120 del 31 gennaio 2012 e n. 2893 del 28 dicembre 2012, e più precisamente riguardo alle
“iscrizioni degli alunni tra i 2 ed i 3 anni nelle scuole dell’infanzia site in comuni montani, piccole isole e in
piccoli comuni privi di strutture educative per la prima infanzia. Legge 59/97 e D.Lgs. 112/98” anche per
l’A.S. 2014-2015, la Regione del Veneto intende reiterare le disposizioni assunte con i succitati
provvedimenti.
Appare necessario, alla luce di quanto previsto dalla Circolare Ministeriale n. 110 del 29 dicembre 2011
riguardo alle iscrizioni alle scuole dell’infanzia e alle scuole di ogni ordine e grado per l’A.S. 2014-2015,
ricordare a tal proposito:
- che la Corte Costituzionale, con propria Sentenza n. 92 del 21 marzo 2011, ha accolto il ricorso per
conflitto di attribuzioni tra Enti nei confronti del Presidente del Consiglio dei Ministri promosso dalle
Regioni Toscana e Piemonte, tendente ad ottenere la dichiarazione di incostituzionalità dell’art. 2,
commi 4 e 6, del D.P.R. 20 marzo 2009, n. 89 “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e
didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del
decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
(09G0099) (GU n. 162 del 15-7-2009)”, per contrasto con gli articoli 117 e 118 della Costituzione e con
i principi di leale collaborazione e di sussidiarietà;
- che il D.P.R. n. 89/2009 al comma 6 dell’art. 2 stabiliva la possibilità per le sezioni di scuola
dell’infanzia con un numero di iscritti inferiori a quello previsto in via ordinaria, situati in comuni
montani, piccole isole e in piccoli comuni privi di strutture educative per la prima infanzia, di poter
accogliere “piccoli gruppi” di bambini di età compresa tra i 2 ed i 3 anni, la cui “consistenza” viene
determinata nell’annuale decreto interministeriale sulla formazione dell’organico.
Con il presente provvedimento, reiterando quanto già approvato negli anni precedenti, si dispone che:
- sarà permessa, solo in via straordinaria, l’iscrizione di bambini di età compresa tra i 2 ed i 3 anni nelle
scuole dell’infanzia dei territori montani, delle piccole isole e dei piccoli comuni privi di servizi
educativi;
- l’ammissione sarà consentita solo in sezioni con numero di iscritti inferiore a quello previsto, per un
massimo di tre unità per sezione, sulla base di progetti attivati d’intesa e in collaborazione tra le
istituzioni scolastiche e i comuni interessati e non può dar luogo alla costituzione di nuove sezioni;
- la presenza di questi bambini in età compresa tra i 2 ed i 3 anni non dovrà costituire un aggravio di
spesa, in quanto accolti in sezioni comunque già costituite;
- nelle Sezioni saranno iscrivibili bambini che compiano i 24 mesi entro il 31 dicembre dell’anno
scolastico di riferimento;
- i bambini saranno ammessi alla frequenza non prima del giorno del compimento del secondo anno di
vita.
Mod. B - copia pag. 5 Dgr n. 2827 del 30/12/2013
Con riferimento infine alla D.G.R. n. 2219 del 3 dicembre 2013 e specificatamente all’Allegato approvato
con tale provvedimento si precisa che, nel confermare l’approvazione dell’indirizzo di liceo musicale e
coreutico, tale attivazione, considerato il rilevante numero potenziale di docenti che dovranno essere
impegnati per le correlate attività didattiche, è legata alla disponibilità di personale rilevata dall’USRV
competente per materia. Inoltre si vuole chiarire che l’attivazione dell’opzione “promozione commerciale e
pubblicitaria” dell’indirizzo IP 08 “servizi commerciali” appartenente al settore “servizi” dell’ordine
professionale, presso l’IIS “M. Minghetti” di Legnago, assunta con la stessa Deliberazione, comporta la
contemporanea cessazione, presso l’Istituto “G. Medici” di Legnago, dell’indirizzo IP 08 “servizi
commerciali”. Pertanto il nuovo corso sarà attivato presso l’IIS “M. Minghetti” a partire dalle classi prime,
mentre il corso cessante presso l’Istituto “G. Medici”, andrà a esaurimento, senza peraltro spostamento delle
classi tuttora attive
Ancora in riferimento alla citata D.G.R n. 2219/2013 si rileva che in data 17 dicembre 2013 la Provincia di
Treviso ha inoltrato una richiesta formale, a seguito di decisione assunta in data 16/12/2013 che reiterava
quanto già richiesto con propria deliberazione n. 318 del 16/11/2010, per l’attivazione dell’opzione
“Tecnologie del legno” nell’indirizzo “Meccanica, meccatronica ed energia”, articolazione “Meccanica e
meccatronica” presso l’IISS “Giorgio Fermi” di Treviso. A tal proposito in data 7 ottobre 2013 con un
Decreto Interministeriale era stata istituita tale articolazione, all’interno dell’elenco nazionale delle opzioni,
afferente agli indirizzi degli istituti tecnici, aggiungendo appunto l’opzione “Tecnologie del legno”
nell’indirizzo “Meccanica, meccatronica ed energia”, articolazione “Meccanica e meccatronica”.
Tale Decreto ha ottenuto il Visto dalla Corte dei Conti, Ufficio di Controllo sugli Atti, in data 13 novembre
2013, cioè ampiamente dopo che la stessa Provincia di Treviso (28/10/2013) e le Commissioni d’Ambito
avevano esaminato la proposta, giungendo alla conclusione che non poteva essere discussa in quanto ancora
non attiva l’opzione in esame. Essendo fra l’altro l’opzione fortemente sollecitata dalla Regione del Veneto,
che ha partecipato ai lavori dell’apposita Commissione nazionale per la sua definizione, dagli imprenditori di
settore, in modo particolare della Provincia di Treviso, si ritiene opportuno concedere l’attivazione della
suddetta opzione, solo ora formalmente prevista, “Tecnologie del legno” all’IISS “Giorgio Fermi” di
Treviso.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente
provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
- UDITO il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’articolo 53,
comma 4, dello Statuto, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare
istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale;
- VISTA la Legge 11 gennaio 1996, n. 23, art. 7;
- VISTA la Legge Costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3;
- VISTO il D.P.R. 18 giugno 1998, n. 233;
- VISTO il D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla Legge 6 agosto 2008, n. 133;
- VISTA la L.R. 11/2001 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi alle autonomie locali in
attuazione del Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112” e, in particolare, gli artt. 137 e 138;
- VISTA la D.G.R. del 23 febbraio 1999, n. 494 “Piano regionale di dimensionamento delle Istituzioni
scolastiche”;
- VISTO il D.G.R. 8 marzo 1999, n. 275 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle
istituzioni scolastiche, ai sensi dell’art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59”, artt. 5, 6, 7, 8, 11;
- VISTO il D.Lgs. 17 ottobre 2005, n. 226 e successive modificazioni “Definizione delle norme generali e
dei livelli essenziali delle prestazioni sul secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione
ai sensi della Legge 28 marzo 2003, n. 53”;
- VISTO il D.P.R. 20 marzo 2009, n. 81 “Norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il
razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola, ai sensi dell’art. 64, comma 4, del decreto
legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”;
Mod. B - copia pag. 6 Dgr n. 2827 del 30/12/2013
- VISTA la D.G.R. del 18 giugno 2013, n. 1012 “Programmazione della rete scolastica e dell’offerta
formativa. Anno scolastico 2014-2015. Linee-Guida”;
- VISTA la D.G.R. n. 2219 del 3 dicembre 2013 “Offerta Formativa per l’Anno Scolastico 2014-2015.
(D.Lgs. n. 112 del 31/03/1998 e L.R. n. 11 del 13/04/2001)”;
- VISTA la Legge del 15 luglio 2011, n. 111 (conversione in legge, con modificazioni, del D.Lgs. 98 del 6
luglio 2011 art. 19) “Razionalizzazione della spesa relativa all’organizzazione scolastica”, commi 4 e 5;
- VISTA la Legge 12 novembre 2011, n. 183, art. 4, commi 69 e 70;
- VISTA la L.R. 10 gennaio 1997, n. 1 “Ordinamento delle funzioni e delle strutture della Regione”;
- VISTO l’art. 138 del D.L. 112/98;
- VISTA la sentenza della Corte Costituzionale n. 200/2009 che ha ribadito la primaria competenza delle
regioni in materia di programmazione del dimensionamento della rete scolastica pubblica;
- VISTA la sentenza della Corte Costituzionale n. 147/2012;
- VISTO l’art 2, comma 6, del D.P.R. 20 marzo 2009, n. 89;
- VISTO il D.P.R. n. 263 del 29/10/2012;
- VISTO il D.L. n. 104 del 12 settembre 2013, coordinato con la legge di conversione 8 novembre 2013,
n. 128, recante: “Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca.”;
DELIBERA
1. di approvare, quale parte integrante e sostanziale del presente atto, quanto riportato in premessa;
2. di approvare per le motivazioni di cui in premessa il dimensionamento della rete scolastica descritto
nell’Allegato A, che fa parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, rispondente ai criteri
fissati dalle linee guida approvate con D.G.R. n. 1012/2013;
3. di integrare per le parti afferenti la nuova offerta formativa - indirizzo di liceo musicale e coreutico,
approvate con D.G.R. n. 2219 del 3 dicembre 2013, con la precisazione che tale attivazione è legata alla
disponibilità di personale rilevata dall’USRV competente per materia;
4. di precisare che l’attivazione dell’opzione “promozione commerciale e pubblicitaria” dell’indirizzo IP
08 “servizi commerciali” appartenente al settore “servizi” dell’ordine professionale, presso l’IIS “M.
Minghetti” di Legnago, assunta con DGR 2219 del 3 dicembre 2013, comporta la contemporanea
cessazione, presso l’Istituto “G. Medici” di Legnago, dell’indirizzo IP 08 “servizi commerciali”.
Pertanto il nuovo corso sarà attivato presso l’IIS “M. Minghetti” a partire dalle classi prime, mentre il
corso cessante presso l’Istituto “G. Medici”, andrà a esaurimento, senza peraltro spostamento delle
classi tuttora attive;
5. di integrare la citata D.G.R. n. 2219/2013 per la parte riguardante l’offerta formativa della Provincia di
Treviso approvando l’attivazione presso l’IISS di Treviso “Giorgio Fermi” dell’opzione “Tecnologie del
legno”, indirizzo “Meccanica, Meccatronica ed energia”, articolazione “Meccanica e meccatronica”;
6. di consentire l’accoglienza nelle sezioni ordinarie della scuola dell’infanzia dei bambini in età compresa
tra i 2 ed i 3 anni, alle condizioni e con le modalità descritte nel preambolo alla presente deliberazione,
per l’A.S. 2014-2015;
7. di prevedere l’attivazione nel territorio del Veneto di n. 12 CPIA, riservandosi la possibilità di rivederne
l’impianto, così come descritto nelle premesse a questo provvedimento, una volta completate tutte le
fasi previste dalla normativa nazionale;
8. di dar mandato al Dirigente regionale della Direzione Istruzione di assumere tutti gli atti conseguenti
connessi all’esecuzione del presente provvedimento, anche procedendo ad ogni rettifica che si rendesse
necessaria;
9. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
Mod. B - copia pag. 7 Dgr n. 2827 del 30/12/2013
10. di incaricare la Direzione regionale Istruzione dell’esecuzione del presente atto;
11. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione del Veneto, nonché sul sito
Internet della Regione del Veneto.
Sottoposto a votazione, il provvedimento è approvato con voti unanimi e palesi.
IL SEGRETARIO IL PRESIDENTE
F.to Avv. Mario Caramel F.to Dott. Luca Zaia
giunta regionale – 9^ legislatura
ALLEGATO A Dgr n. 2827 del 30/12/2013 pag. 1/5
PROVINCIA DI BELLUNO
COMUNI DI CESIOMAGGIORE, FELTRE, SAN GREGORIO NELLE ALPI, SANTA GIUSTINA
Situazione precedente Nuova situazione
Istituto Comprensivo di Feltre
(Sede principale: Viale Fusinato, 14 Feltre)
- Scuola dell'infanzia Loc. Vignui
- Scuola dell'infanzia Loc. Anzù - Cellarda
- Scuola dell'infanzia Loc. Mugnai
- Scuola dell'infanzia Loc. Pasquer
- Scuola dell'infanzia Loc. Tomo
- Scuola dell'infanzia Loc. Vellai
- Scuola Primaria "Vittorino da Feltre"
- Scuola Primaria Loc. Farra
- Scuola Primaria c/o Ospedale civile
- Scuola Primaria Loc. Foen
- Scuola Primaria Loc. Mugnai
- Scuola Secondaria di I grado "Gino Rocca"
Circolo Didattico di Feltre
(cod. BLEE01800P)
- Scuola dell'infanzia Loc. Vignui
- Scuola dell'infanzia Loc. Anzù - Cellarda
- Scuola dell'infanzia Loc. Mugnai
- Scuola dell'infanzia Loc. Pasquer
- Scuola dell'infanzia Loc. Tomo
- Scuola dell'infanzia Loc. Vellai
- Scuola dell'infanzia Loc. Villabruna
- Scuola Primaria "Vittorino da Feltre"
- Scuola Primaria Loc. Farra
- Scuola Primaria c/o Ospedale civile
- Scuola Primaria Loc. Foen
- Scuola Primaria Loc. Villabruna
- Scuola Primaria Loc. Nemeggio
- Scuola Primaria Loc. Mugnai
Scuola Secondaria di I grado "Gino Rocca" di Feltre
(cod. BLMM031004)
- Scuola Secondaria di I grado "Gino Rocca"
-
Istituto Comprensivo di Cesiomaggiore
(cod. BLIC807006)
- Scuola dell'infanzia Loc. Pez
- Scuola dell'infanzia Loc. Villabruna
- Scuola Primaria "Principe di Piemonte"
- Scuola Primaria "Romano Ocri" Loc. Soranzen
- Scuola Primaria Loc. Nemeggio
- Scuola Primaria Loc. Villabruna
- Scuola Secondaria di I grado "Dante Alighieri
Istituto Comprensivo di Cesiomaggiore
(cod. BLIC807006)
- Scuola dell'infanzia Loc. Pez
- Scuola Primaria "Principe di Piemonte"
- Scuola Primaria "Romano Ocri" Loc. Soranzen
- Scuola Primaria di San Giorgio nelle Alpi
- Scuola Secondaria di I grado "Dante Alighieri"
Istituto Comprensivo di Santa Giustina
(cod.BLIC81900C)
- Scuola dell'infanzia Loc. Cergnai
- Scuola dell'infanzia Loc. Meano
- Scuola Primaria Loc. Meano
- Scuola Primaria di Santa Giustina
- Scuola Secondaria di I grado "Gianni Rodari"
Istituto Comprensivo di Santa Giustina
(cod.BLIC81900C)
- Scuola dell'infanzia Loc. Cergnai
- Scuola dell'infanzia Loc. Meano
- Scuola Primaria Loc. Meano
- Scuola Primaria di Santa Giustina
- Scuola primaria di San Giorgio nelle Alpi
- Scuola Secondaria di I grado "Gianni Rodari"
ALLEGATO A Dgr n. 2827 del 30/12/2013 pag. 2/5
PROVINCIA DI PADOVA
COMUNI DI MASSANZAGO E TREBASELEGHE
Situazione precedente Nuova situazione
Istituto comprensivo “G. Ponti” di Trebaseleghe
(cod. PDIC87600V)
- Scuola primaria di Trebaseleghe
- Scuola primaria loc. Fossalta
- Scuola primaria loc. S. Ambrogio
- Scuola primaria loc. Silvelle
- Scuola secondaria di I grado “Ponti”
Istituto comprensivo “G. B. Tiepolo”di Massanzago
(cod. PDIC875003)
- Scuola primaria
- Scuola secondaria di I grado
Istituto comprensivo
(Sede principale: Via Don Orione, 2 - Trebaseleghe)
- Scuola primaria di Trebaseleghe
- Scuola primaria loc. Fossalta
- Scuola primaria loc S. Ambrogio
- Scuola primaria loc. Silvelle
- Scuola primaria di Massanzago
- Scuola secondaria di I grado “Ponti”di Trebaseleghe
- Scuola secondaria di I grado di Massanzago
DISTRETTO FORMATIVO N. 6 –MONSELICE - CONSELVE
Situazione precedente Nuova situazione
Istituto Superiore "E. Mattei" – Conselve
(cod. PDIS011008)
- Liceo Scientifico Mattei
- I.T. Commerciale Mattei
Istituto Superiore "C. Cattaneo" – Monselice
(cod. PDIS003009)
- Liceo Scientifico Cattaneo
- I.P. Servizi Commerciali Cattaneo
Istituto Superiore Monselice Conselve
(Sede principale: Via Matteotti, 10 – Monselice)
- Liceo Scientifico Mattei di Conselve
- Liceo Scientifico Cattaneo di Monselice
- I.T. Commerciale Mattei di Conselve
- I.P. Servizi Commerciali Cattaneo di Monselice
DISTRETTO FORMATIVO N. 1 - PIAZZOLA SUL BRENTA E CITTADELLA
Situazione precedente Nuova situazione
Istituto Superiore "A Meucci" di Cittadella
(cod. PDIS018003)
- I.P. Industria e Artigianato Meucci
- I.T. Industriale Meucci
Istituto d'arte "M. Fanoli" di Cittadella
(cod. PDSD010008)
Istituto Superiore "A Meucci" di Cittadella
(cod. PDIS018003)
(Sede principale: Via Alfieri 58 – Cittadella)
- I.P. Industria e Artigianato Meucci
- I.T. Industriale Meucci
- Istituto d'arte “M Fanoli
ALLEGATO A Dgr n. 2827 del 30/12/2013 pag. 3/5
PROVINCIA DI VERONA
DISTRETTO FORMATIVO N. 3 – VERONA
Situazione precedente Nuova situazione
Liceo Scientifico “N. Copernico” di Verona
(cod. VRPS11000C)
I.T. Commerciale “A. Pasoli” di Verona
(cod. VRTD06000C)
Istituto Superiore Copernico – Pasoli di Verona
(Sede principale: Via C. Anti, 5 – Verona )
- Liceo Scientifico “N. Copernico”
- I.T. Commerciale “A. Pasoli”
ALLEGATO A Dgr n. 2827 del 30/12/2013 pag. 4/5
PROVINCIA DI VICENZA
DISTRETTO FORMATIVO N. 6 – VICENZA
Situazione precedente Nuova situazione
Istituto Superiore “A. Canova” di Vicenza
(cod. VIIS013009)
- Liceo Artistico:
Architettura e ambiente
Arti figurative
Audiovisivo multimedia
Design
- I.T. ind. costruzioni, ambiente e territorio
- I.T. per geometri (serale)
Istituto Superiore "A Canova"
(cod. VIIS013009)
- I.T. ind. costruzioni, ambiente e territorio
- I.T. per geometri (serale)
- I.P ind. Industria e artigianato – ind. moda Montagna
- I.P ind. Industria e artigianato – produzioni
audiovisive Montagna (dall'a.s. 2014/15)
- Liceo Artistico:
Architettura e ambiente
Arti figurative
Audiovisivo multimedia
Design
Istituto Superiore “S. Boscardin” di Vicenza Grafica Montagna
(cod. VIIS019008)
- Liceo Artistico
Architettura e ambiente
Arti figurative
Audiovisivo multimedia
Scenografia
Design
- I.T. ind. chimica materiali e biotecnologie
Istituto Superiore "Boscardin "
(cod. VIIS019008)
- Liceo Artistico
Architettura e ambiente
Arti figurative
Audiovisivo multimedia
Scenografia
Design
- I.T. ind. chimica materiali e biotecnologie
I.P. Industria e Artigianato “F. Lampertico” di
Vicenza (cod. VIRI05000V)
- I.P. ind. servizi socio sanitari - odontotecnico
- I.P. ind. manutenzione e assistenza tecnica
- I.P. ind. produzioni industriali e artigianali
industria
artigianato
I.P. Industria e Artigianato “F. Lampertico” di
Vicenza (cod. VIRI05000V)
- I.P. ind. manutenzione e assistenza tecnica
- I.P. ind. produzioni industriali e artigianali
industria
artigianato
Istituto Superiore “B. Montagna” di Vicenza
(cod. VIIS01800C)
- Liceo Artistico Grafica
- I.P ind. servizi socio sanitari – ind. base
- I.P ind. Industria e artigianato – ind. moda
- I.P per i Servizi Sociali (serale)
Istituto Superiore “B. Montagna” di Vicenza
(cod. VIIS01800C )
- I.P. ind. servizi socio sanitari - ind. base
- I.P. ind. servizi socio sanitari - odontotecnico
Lampertico
- I.P per i Servizi Sociali (serale)
All'Istituto Superiore Canova viene aggregato l'indirizzo Liceo Artistico Grafica; vanno a esaurimento gli
indirizzi di Liceo Artistico Arti figurative; Audiovisivo multimedia; Design.
All'Istituto Superiore Boscardin l'indirizzo Liceo artistico Architettura e ambiente va a esaurimento.
ALLEGATO A Dgr n. 2827 del 30/12/2013 pag. 5/5
Istituto Superiore “A. Da Schio” di Vicenza
(cod. VIIS01600R)
- I P. servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità
alberghiera
- I.P. servizi commerciali
- I.T. turismo
- I.P. per i Servizi Commerciali (serale)
Istituto Superiore “A. Da Schio” di Vicenza
(cod. VIIS01600R)
- I P. servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità
alberghiera
- I.P. servizi commerciali
- I.T. turismo
- I.P. per i Servizi Commerciali (serale)
I.T. Commerciale “G. Piovene” di Vicenza
(cod. VITD09000X)
- I.T. amministrazione finanziaria e marketing
- I.T. turismo
I.T. Commerciale “G. Piovene” di Vicenza
(cod. VITD09000X)
- I.T. amministrazione finanziaria e marketing
- I.T. turismo